Aperitivo ormai tra i più celebri in Italia lo Spritz prevede l’utilizzo di vino bianco (prevalentemente prosecco) in abbinamento all’Aperol con aggiunta di soda e, a piacere, ina fettina di arancio e ghiaccio.
Il prosecco è il vino maggiormente utilizzato in quanto stiamo parlando di una ricetta tipicamente veneta, che nel tempo ha subito delle variazioni.
Infatti, in origine, non prevedeva l’utilizzo dell’Aperol ma solamente vino bianco fermo, quindi senza bollicine, addizionato a della soda, da qui il nome Spritz.
Ultimamente questo fresco e gustoso aperitivo è diventato in pochissimo tempo particolarmente apprezzato e consumato in tutta Italia e non solo, al punto da entrare di diritto negli elenchi dell’IBA (International Bartender Association).
Quindi ecco la ricetta che tutti conosciamo (quella peraltro riconosciuta dall’IBA) che prevede l’utilizzo di 3 parti di prosecco, 2 di Aperol ed 1 soltanto di soda, ma è facile imbattersi in tante variazioni, sia nelle parti che nell’utilizzo dei prodotti.
Oltre al vino – infatti – spesso cambia l’utilizzo dell’amaricante, dove spesso è il Campari che regala il suo colore allo Spritz o addirittura la China Martini o il Cynar, in grado di sostituire degnamente e con successo in più famoso Aperol.
Un discorso a parte prevede l’utilizzo del Select, come nei “bacari” veneziani fuori dal flusso turistico è molto comune che se si ordina uno Spritz senza dare specifiche venga utilizzato questo bitter ideato dai fratelli Pilla nel 1920, il cui nome – dice la leggenda – sia stato inventato da Gabriele D’annunzio.
Quale vino bianco per lo Spritz
Forse non tutti sanno che nella provincia di Brescia è facile imbattersi in un aperitivo quasi analogo chiamato Pirlo ma che prevede l’utilizzo di vino bianco fermo e Campari.
Nonostante la ricetta preveda l’utilizzo del prosecco è possibile utilizzare altri vini spumanti è facile imbattersi, anche in base a dove ordiniamo l’aperitivo, in variazioni che regalano sempre un eccellente risultato, sempre che la materia base, quindi il vino in questo caso, sia di buona qualità.
Quindi provate a prepararvi il vostro Spritz con un eccellente Trento D.O.C. Metodo Classico, ma anche un emiliano Inebria Frizzante dei Colli piacentini, ma perché no con uno champagne francese come l’Excélia Millésime o un Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese D.O.C.G. o, andando verso Sud, una Falanghina del Sannio Spumante D.O.P. in alternativa ad un più classico Prosecco Extra Dry D.O.C., tutti della selezione Delta del Vino.
Insomma oramai lo Spritz è una bevanda conosciuta e amata in tutto il mondo e, indipendentemente dall’amaricante aggiunto o dai gusti di ognuno, grazie al suo essere poco alcolico (e quindi di facile beva per chiunque), è diventato per tutti sinonimo di aperitivo.
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