Vini spumanti come vengono prodotti

Bollicine mon amour”, ovvero chi non ama i vini spumanti o chi, almeno una volta, non ha brindato con un buon bicchiere di spumante o Champagne?

Ma quando parliamo di vini spumanti sappiamo come arrivano quelle magnifiche bollicine nei nostri bicchieri? Ve lo spieghiamo brevemente qui.

Questa tecnica, chiamata spumantizzazione, avviene introducendo dei lieviti all’interno del vino che il bravo vignaiolo ha ottenuto dopo la spremitura delle uve. Questi lieviti si nutrono della parte zuccherina contenuta nel vino direttamente derivante dall’uva stessa. Una volta consumato lo zucchero, rilasciano anidride carbonica donando al vino le famose bollicine che caratterizzeranno il vino stesso.

Per ottenere questo processo ci sono più metodi e due sono quelli considerati principali, ovvero il metodo classico e il metodo Martinotti, dal nome dell’enologo che per primo lo brevettò, e particolarmente conosciuto come metodo Charmat.


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I vini spumanti Metodo Classico

Il metodo classico è il più antico e nobile procedimento utilizzato per ottenere vini spumanti.

La storia ci dice che l’invenzione di questo metodo ci riporti indietro nel tempo alla seconda metà del XVII Secolo, quando un monaco benedettino francese, Dom Pierre Perignon che viveva in un monastero nella regione dello Champagne, aggiungendo lieviti in bottiglia notò che gli stessi si “nutrivano” degli zuccheri contenuti nel vino rilasciando anidride carbonica.

Questo processo, che quindi avviene direttamente in bottiglia, prevede che il vino venga lasciato riposare per lungo tempo (in alcuni casi anche per anni), donandogli l’inconfondibile sentore di pane e lievito tipico degli spumanti ottenuti con questo metodo, che prevede l’utilizzo di bottiglie dal vetro spesso e robusto per sostenere la pressione interna esercitata dall’anidride carbonica creata.

Le bottiglie, che devono essere di vetro particolarmente scuro per proteggere il vino spumante dalla luce, vanno successivamente conservate in un ambiente controllato ed in posizione orizzontale, fino alla giusta maturazione che innescherà il seguente processo di remuage, ovvero l’eliminazione dei lieviti, ormai esauriti dal fondo della bottiglia senza perdere le preziose bollicine.

Per fare questo le bottiglie vengono lentamente portate in posizione verticale, muovendole di pochi gradi ogni giorno e, allo stesso tempo, ruotandole, anche in questo caso di pochi gradi.

Questa importante e meticolosa attività serve a raccogliere tutti i lieviti esausti dalla bottiglia e portarli verso il collo della stessa a cui seguirà la manovra denominata degorgement che prevede il congelamento dello stesso, e con esso anche i lieviti, che possono venire facilmente eliminati.

Tolti i lieviti si passa a dare al vino la segreta personalità di ogni produttore, aggiungendo il liqueur d’expedition, un segreto e riservato composto di vino e zucchero che darà la vera personalità al vino prodotto. Maggiore è la quantità di zucchero utilizzato e si avranno vini più amabili come i demi sec, mentre una quantità minore – se non la totale assenza di zuccheri – ci regaleranno vini spumanti classificati come extra brut o pas dosé.

Non resta, a questo punto, che tappare la bottiglia col classico tappo da spumante, aggiungere la gabbietta e il vino può essere messo in commercio e bevuto.


 Il Metodo Martinotti (Charmat)

Con il metodo Martinotti, o Charmat, il vino viene messo in autoclave e viene addizionato di un composto a base di zucchero e lieviti che in tempi relativamente brevi trasformano gli zuccheri in anidride carbonica.

Questo metodo è particolarmente indicato quando si hanno uve aromatiche – come quelle di Glera da cui si ricava il Prosecco – che ad un prolungato contatto con lieviti, come nel metodo classico, perderebbero i loro principali sentori freschi

È ora di imbottigliare ponendo una particolare attenzione a non perdere la spumantizzazione che si è ottenuta ed il vino è pronto per arrivare sulle nostre tavole.

Quindi, ogni volta che vi capita di brindare ad un evento o, semplicemente mentre gustate un buon vino spumante, pensate che dietro a quelle stuzzicanti bollicine c’è sempre l’amore e il grande lavoro di persone esperte.


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