La bottiglia di vino: storia e forme

Quando acquistiamo una bottiglia di vino tendenzialmente siamo interessati al suo contenuto o attratti dall’etichetta, molto più difficilmente la nostra attenzione è rivolta alla forma o al colore della bottiglia stessa.

C’è – invece – tutta una logica dietro sia alla forma che al colore della bottiglia di vino, e siamo arrivati alle attuali tipologie dopo secoli in cui si cercava di trovare un rimedio per la conservazione di quello che possiamo definire l’antenato dell’attuale vino.

Possiamo pensare di tornare indietro nel tempo di circa 6.000 anni, quando gli uomini scoprirono che la fermentazione dell’uva produceva una gustosissima bevanda che, però, tendeva a deperire in fretta.


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La bottiglia in vetro

Dopo l’utilizzo di differenti contenitori – a partire dalle anfore utilizzate dagli antichi Greci e dai Romani fino alle botti o otri in pelle, tutti igienicamente pericolosi – bisogna aspettare il 1652, storica data in cui il bizzarro imprenditore e mastro vetraio inglese Sir Kenelm Digby realizzò il primo prototipo di bottiglia in vetro atta a conservare e trasportare il vino.

La “English Bottle” si diffuse rapidamente, prima in Francia ed in Italia e, successivamente, in tutto il resto del mondo, anche grazie al commerciante e ufficiale della British Royal Navy John Colnett che, durante una delle sue navigazioni commerciali, si accorse delle peculiarità della bottiglia in vetro e, scoprendo che non era stata brevettata se ne occupò direttamente lui.

La bottiglia di vino utilizzata oggi è quindi figlia di evoluzioni successive a questo primo prototipo e può essere di differenti forme e capacità oltre che di colore variabile, dal verde più o meno scuro a tonalità ambrate fino al marrone scuro, quasi nero.

Dal 1974 la capacità delle bottiglie in tutta la Comunità europea è standardizzata a 0,750 litri, tuttavia esistono altre variabili.

I paesi produttori di vino utilizzano normalmente bottiglie che prendono il nome da alcune regioni vitivinicole e nelle quali vengono imbottigliate le diverse tipologie di prodotti.

La bottiglia di vino: le forme

Se ogni tipologia di vino richiede il giusto bicchiere per valorizzarne le caratteristiche (ne parliamo qui) ancor di più la bottiglia è fondamentale per avere la giusta conservazione e maturazione dei vini stessi.

  • Bordolese: la bottiglia di vino bordolese è di colore verde più o meno intenso ed è particolarmente adatta ai vini da invecchiamento, anche se utilizzata per numerosi altri vini, infatti la stessa bottiglia, ma di vetro incolore, viene impiegata per i vini bianchi.
  • Borgognotta: anche la bottiglia borgognotta è utilizzata per numerosi vini. Si caratterizza per le spalle inclinate e una punta profonda, più larga rispetto alla bordolese, e a forma di pera. È di vetro verde scuro o colore verde foglia appassita ed è la preferita dai produttori di Pinot Nero e Chardonnay.
  • Renana o Alsaziana: la bottiglia renana o alsaziana (flûte), originariamente delle zone intorno al Reno, è impiegata soprattutto per i vini bianchi.
  • Ungherese o Tokaji: la bottiglia ungherese è utilizzata in Ungheria per il Tokaji Aszù e la sua capacità è di 0,500l.
  • Anfora: la bottiglia ad anfora viene utilizzata in Italia per il Verdicchio e in Francia per i vini della Provenza.
  • Bocksbeutel: la bottiglia bocksbeutel è originaria della Franconia e viene utilizzata soprattutto per i vini bianchi della zona.
  • Pulcianella: molto simile alla precedente, è di origine umbra e viene talvolta utilizzata per il vino di Orvieto.
  • Albeisa: la bottiglia albeisa è di origine albese (zona del Piemonte), ha forma conico-cilindrica e viene impiegata per i grandi vini rossi piemontesi.
  • Fiasco: la bottiglia del Chianti o fiasco è originaria della Toscana.
  • Marsalese: la bottiglia marsalese viene impiegata per i vini di Marsala ed è molto simile a quella utilizzata per i vini di Porto, Madera e Sherry.
  • Clavelin: la bottiglia clavelin è utilizzata per i Vins Jaunes de Jura. Il suo contenuto è di 0,620l.
  • Champagnotta: è la tipica bottiglia degli spumanti, prodotta in genere in vetro verde scuro e atta a resistere alle pressioni interne e con il fondo concavo.

Le bottiglia di Champagne hanno capacità diverse che possono andare dal Quarto (1/4 di bottiglia – 0,187l), fino alla colossale Melchisedec (40 bottiglie – 30 litri), passando per la celebre Magnum (2 bottiglie – 1,50l), per la Mathusalem (8 bottiglie – 6 l) e tutte le altre varianti.

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