Le Regioni del vino: Toscana

Una delle regioni italiane più conosciute ed amate in tutto il mondo è la Toscana. Terra ricca di storia, cultura, famosa per il suo paesaggio, per la sua cucina e apprezzatissima per l’olio e, soprattutto, per il vino.

La coltivazione della vite ha profonde radici in Toscana, già coi Romani la parte meridionale della regione sviluppò un grande interesse verso l’agricoltura, anche se il vino era considerato un prodotto raro e costoso e di qualità non elevata.

Le invasioni barbariche cambiarono la vita legata all’agricoltura e fu solo con l’avvento della fede cristiana (XI secolo) che la produzione di vino assunse un maggior valore. I terreni attorno ai monasteri di tutta la regione vennero coltivati a vite modificando il paesaggio e, contemporaneamente, si aggiornarono le tecniche tradizionali di coltivazione  e di lavorazione.

Nel Medioevo i vini bianchi erano preferiti a quelli rossi e, quando l’uva non aveva grandi caratteristiche, veniva praticato “il governo”, cioè si aggiungeva mosto concentrato al vino vergine. Cosimo I de’ Medici, a metà del Cinquecento, ebbe l’interesse di diffondere la coltivazione della vite attorno alle città e di creare  regole relative alla produzione dei vini.


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Ancora nell’Ottocento la superficie interessata alla coltivazione della vite era modesta e legata alla produzione di vini rivolti solo alla nobiltà. Ma furono gli stessi nobili banchieri che capirono che la vitivinicoltura rappresentava un settore strategico per una nuova agricoltura e per nuovi interessi economici, diventando così gli artefici di quello che venne definito il “Risorgimento del vino italiano”. La produzione venne indirizzata prevalentemente verso i vini rossi, utilizzando l’uva Sangiovese da sola o in assemblaggio con altre locali.

La regione ha una superficie ripartita con un 70% di collina e un 25% di montagna. Dal Nord (Alpi Apuane) al Sud il terreno è costituito da strutture di carbonati di calcio, terreni metalliferi e vulcanici, frammisti ad arenarie, dolomia, argille e depositi morenici.

Il clima è temperato e mediterraneo, con precipitazioni concentrate in autunno e primavera. I sistemi di allevamento della vite sono, rispettando le tradizioni, l’archetto toscano, il “guyot” con cordone speronato e multiplo, la spalliera, il capovolto e il cordone orizzontale. Casi particolari, ancora in fase di studio, sono la “vigna tonda” e la disposizione a “settonce”.

I vari vitigni presentano, tra le uve bianche, Ansonica, Malvasia di Candia, Trebbiano Toscano, Vermentino e Vernaccia di San Giminiano.

Tra le uve rosse tradizionali troviamo Aleatico, Canaiolo, Malvasia, Montepulciano, Prugnolo Gentile e Sangiovese. Recentemente gli aggiornamenti disciplinari hanno definitivamente inserito l’uso di vitigni internazionali come Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot, Pinot nero, Syrah, Chardonnay, Sauvignon che, aggiunti al Sangiovese ottengono i vini definiti “Super Tuscan”.

La Toscana ha una grande importanza in merito alla produzione di vini DOCG e DOC, ritenuti tra i migliori al mondo aggiungendo valore alle già tante realtà che la regione può vantare.

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