Le regioni del vino: lombardia

La Lombardia viene associata, normalmente, all’economia, all’industria, al commercio e agli affari in genere, invece è terra ricca di importanti realtà appartenenti al mondo vinicolo, con panorami vari e complessi, grazie alla morfologia del suo territorio.

Infatti la regione si suddivide in una zona a Nord tipicamente montana (40% del territorio), una zona centrale pianeggiante (50% del territorio) e una zona meridionale collinare, circoscritta a Ovest dall’inizio della dorsale appenninica e ad Est dai contrafforti morenici del lago di Garda (il rimanente 10% del territorio).

Il clima delkla Lombardia, direttamente influenzato dalla presenza dei fiumi, dei laghi e delle montagne, passa da mite temperato a quello continentale, più severo e rigido. Il territorio si presenta con formazioni calcaree cretacee, alluvionali, sedimentarie e rocciose di quarzi e dolomie.

Nello specifico le aree interessate alla viticoltura sono il solco vallivo costituito dal fiume Adda (la ben nota Valtellina), nelle colline bergamasche e bresciane e in quelle dell’Oltrepò pavese e sui contrafforti morenici del lago di Garda e nel mantovano, con vocazioni e tradizioni differenti l’una dall’altra che comporta anche la differenza di coltivazione della vite.


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Infatti possiamo passare tranquillamente dai tradizionali terrazzamenti e coltivazioni a ritocchino e a pergola in Valtellina alle moderne spalliere con potatuta a “guyot” e cordone speronato nell’Oltrepò e in Franciacorta, fino alla pergola e al tendone verso il lago di Garda.

Le uve presenti in Lombardia, oltre a quelle tradizionali, abbracciano un ampio panorama di quelle internazionali, ma sono soprattutto i vitigni di derivazione da incroci genetici operati dai ricercatori lombardi Riccardo Terzi e Mario Fregoni a caratterizzare gli ottimi vini di questa regione. I vitigni tradizionali sono a bacca bianca (Cortese e Malvasia) e a bacca rossa (Bonarda, Croatina, Groppello, Incrocio Terzi, Ervi 108, Lambrusco Viadanese, Moscato di Scanzo, Nebbiolo, Schiava).

I vini D.O.C. si possono suddividere in:

  • Botticino, costituito da Barbera, Schiava, Marzemino e Sangiovese.
  • Terre di Franciacorta dove, nella versione bianca, si impiegano Chardonnay e Pinot Bianco mentre nella versione rosso si utilizzano Cabernet franc, Cabernet Sauvignon e in minor quantità Barbera, Nebbiolo e Merlot.
  • Lugana, ottenuto col Trebbiano.
  • San Martino della Battaglia, ottenuto da Tocai friulano e che si presenta in una versione dolce e liquorosa.
  • Oltrepò Pavese in cui rientrano tutte le diverse tipologie di uve raccomandate e autorizzate. Di particolare rilievo le sottodenominazioni Buttafuoco (ottenuta con Croatina e Barbera in versione secca e ferma) e Sangue di Giuda (con gli stessi vitigni, ma in versione dolce e frizzante).
  • San Colombano al Lambro, ottenuto con Croatina e Barbera.

Tutti questi vini sono perfetti per abbinamenti ai tipici piatti della tradizione lombarda, dai vari primo ai pesci di lago, alle carni e ai salumi o a quelli dell’arte casearia locale.

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