Mal di testa da vino

Probabilmente un po’ a tutti è capitato di aver sofferto, almeno una volta, del classico mal di testa da vino.

Una patrologia abbastanza comune che colpisce chi esagera con l’uso di alcolici (vino, birra, cocktail o superalcolici), magari dopo una serata di festa.

Quello che rimane è il classico mal di testa, uno dei tipici postumi di una sbornia, che difficilmente possiamo avvertire se beviamo con moderazione ma che, altresì, si manifesta se beviamo un drink dietro l’altro determinando uno stato di intossicazione acuta da alcol etilico.

Cerchiamo con questo articolo di capire come porre rimedio al mal di testa da vino.

Prima di tutto analizziamo quali sono, oltre al dolore alla testa, i sintomi più comuni dopo una sbronza, ad iniziare da un forte senso di spossatezza e debolezza.

È molto probabile, infatti, che subentrino nausea, vomito, secchezza a bocca e gola, difficoltà a dormire, irritabilità, difficolta di concentrazione, sensibilità alla luce e ai rumori.

Questo malessere generale in inglese viene identificato col termine hangover.


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Cosa determina il mal di testa da vino

Diamo per certo che il primo responsabile del mal di testa è l’alcol etilico (o etanolo) contenuto nelle differenti bevande con una percentuale che va in media dal 5% della birra fino al 35-60% dei superalcolici passando per il 12% del vino.

Una volta che lo abbiamo ingerito l’etanolo viene assorbito per il 20% dallo stomaco e il restante 80% dall’intestino, per poi passare nel circolo sanguigno dove si diffonde in tutto l’organismo.

Una ridotta percentuale, che va da 2% al 10%, viene espulsa dall’organismo principalmente attraverso respirazione, traspirazione, feci ed urine, il restante viene metabolizzato a livello epatico.

È quindi il fegato che si sobbarca della maggior parte del lavoro di smaltimento grazie ai due enzimi chiamati alcol deidrogenasi e aldeide deidrogenasi che convertono l’alcol in acetaldeide e, in seguito, in acido acetico che il nostro fisico elimina attraverso le urine.

Ovviamente se il consumo di alcol è eccessivo il fegato non riesce a svolgere le normali funzioni e l’acetaldeide può causare nausea e mal di testa, effetti che scompaiono solo una volta che gli ultimi residui vengono eliminati.

Come contrastare il mal di testa da vino

Studi scientifici specifici su come porre rimedio a questa patologia non abbondano e se da una parte c’è chi dice che il tempo sia l’unica cura e che sia necessario sopportare il mal di testa, sicuramente alcune accortezze possono aiutarci a lenire il fastidiosissimo dolore.

La prima cosa da fare è bere acqua in grande abbondanza, perché può sembrare un paradosso ma più ingeriamo alcol e più il nostro fisico tende a disidratarsi.

Bevendo acqua a piccoli sorsi, e non in un sol colpo per evitare il peggioramento della nausea, tendiamo ad eliminare il metanolo e le tossine in circolo.

Sarebbe utile farlo prima di andare a letto e fare lo stesso appena svegli, evitando di associare all’acqua l’assunzione di farmaci antidolorifici nella speranza di contrastare il mal di testa, rischiando di innescare una pericolosa interazione tra il farmaco stesso e l’alcol ingerito, sovraccaricando ulteriormente il fegato.

Non ha alcuna utilità fare la classica doccia fredda prima di andare a letto che può essere solo controproducente, piuttosto una calda il mattino dopo.

Altri rimedi consigliati sono certamente quello di concedersi del riposo per permettere all’organismo di riprendersi e alimentarsi in modo leggero, evitando tutti i cibi acidi, magari anche bevendo una tisana a base di zenzero e limone dall’effetto anti-nausea e l’assunzione di latte.

Un caso a parte lo merita l’assunzione di caffè che ha proprietà vasocostrittrici e toniche ma che vale solo per coloro che sono abituati a consumare questa bevanda senza particolari effetti avversi, poiché la caffeina in alcuni soggetti può causare ulteriore mal di testa e effetti diuretici che possono peggiorare la disidratazione da alcol.

La prevenzione è la migliore arma

È ovvio che l’assunzione assai moderata è il miglior rimedio, e anche la scelta del vino giusto può fare la differenza. Ad esempio un vino rosso giovane e vivace è particolarmente incline a indurre l’emicrania, così come lo champagne e altri vini con zuccheri aggiunti.

Infine tenete presente che la velocità di assorbimento dell’alcol è massima a stomaco vuoto.

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