Un omaggio al Seicento genovese attraverso una serie di opere d’arte, tra cui “Educazione di Bacco” – tra dipinti, disegni ed incisioni – provenienti da diverse collezioni private che vedono il vino assoluto protagonista.
Era un periodo storico particolare per la città ligure che ospitava una serie di pittori fiamminghi, i quali diedero vita ad un buon numero di capolavori del Barocco.
Collegata con l’importantissima mostra dedicata a Rubens e che si tiene a Palazzo Ducale questa mostra, che ha come sede fino al 28 febbraio 2023 Palazzo Doria Carcassi, è un vero omaggio al vino, importante elemento del patrimonio agroalimentare ligure.
Per gli antichi il vino porta uno “stato di grazia” – è quanto ha dichiarato Anna Orlando, curatrice della mostra assieme a Agnese Marengo – in quanto comportava una maggiore sincerità in chi lo beveva.
La principale opera esposta è “Educazione di Bacco”, olio su tela attribuita al pittore fiammingo Peter Paul Rubens o ad un artista operante sotto l’influenza del più celebre maestro, che rappresenta Bacco (Dioniso per i greci) che, come narrano anche le Metamorfosi di Ovidio, venne allevato da satiri, baccanti e da Sileno.
Il dio del vino viene dipinto con una pennellata veloce e una generosa materia pittorica descrive una scena dove un Sileno spreme tra le mani un grappolo d’uva, mentre un piccolo Bacco raccoglie il succo con un cratere. Alla destra troviamo un fauno che mangia un grappolo d’uva mentre in basso nel dipinto è presente una tigre accucciata, la nutrice del dio intenta ad allattare tre cuccioli.
La mostra, intitolata “Rubens e Bacco. In vino veritas” non è certamente un invito a bere in modo smisurato il vino ma- al contrario – è vista come una educazione a bere in maniera consapevole e a prevenire le dipendenze dall’alcol e, proprio per questo, Regione Liguria, Comune di Genova e Alisa hanno organizzato un ciclo di incontri dedicati alle scuole che sapranno coinvolgere oltre 300 studenti dal titolo “I miti dell’alcool tra arte e prevenzione”.
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