ricetta del pollo al curry

C’è ancora oggi una bella battaglia su chi sia l’inventore del pollo al curry, una delle ricette asiatiche più conosciute ed amate dagli europei, e non solo. Le origini del chicken tikka masala, questo è il vero nome, hanno due rivendicazioni.

La più antica è legata all’Impero Moghul che afferma che il piatto ha origini nell’India del XVII Secolo, l’altra che le origini di questo prelibato piatto siano a Glasgow, dove un cuoco di origini indiane improvvisò una salsa mescolando panna, yogurt e spezie.

A suffragio di questo indagini affermano che sia uno dei piatti più serviti nel Regno britannico, dove viene chiamato “Britain’s True National Disk”. Quel che a noi – alla fine – importa è gustarlo ed è per questo che Delta del Vino vuole proporvi una delle tantissime ricette per prepararlo facilmente a casa.

Il curry (masala in indiano) altro non è che una miscela di spezie che può essere preparata in casa oppure in commercio se ne trovano diverse tipologie, alcune delle quali veramente ottime. Possiamo dire che anche nella stessa India cambia tantissimo a seconda della regione dove viene preparato. Nel Nord è più speziato mentre al Sud viene arricchito con latte di cocco o yogurt.

Si possono usare ingredienti come agnello, pesce o formaggio paneer, ma è il pollo quello maggiormente utilizzato e famoso e, perciò, la nostra ricetta odierna sarà a base di quest’ultimo.

Per la preparazione per 4 persone servono i seguenti ingredienti:

  • 800 grammi di pollo senza ossa, fusi o petto vanno benissimo
  • 1/2 limone e un pezzetto di zenzero
  • 15 grammi di ghi, che potete sostituire con olio di oliva
  • 1/2 cucchiaino di cumino
  • 1/2 cucchiaino di cardamomo
  • 1/2 cucchiaino di curcuma
  • 1/4 cucchiaino di semi di senape o coriandolo
  • 1/4 cucchiaino di peperoncino
  • 15 grammi di zenzero
  • 2 spicchi di aglio
  • 1 cipolla
  • 250 grammi di pomodori maturi o pelati a pezzi
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 1/4 cucchiaino di garam masala, dipende da quanto lo volete piccante
  • foglie di coriandolo fresco per decorare

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Per ottenere dalle spezie il miglior sapore sarebbe necessario utilizzarle in semi e macinarle al momento per preservarne aroma e profumo, ma se andate di fretta – come dicevamo – in commercio esistono dei preparati di ottima qualità, basta sapere cosa scegliere.

Per prima cosa mettete a marinare il pollo che taglierete a bocconi di 3 cm e metterete in una ciotola con succo di limone e zenzero sminuzzato per almeno 30 minuti. La ricetta indiana prevede l’utilizzo del ghi, un burro chiarificato, che viene fatto sciogliere in padella. Potete, al limite, usare dell’olio extravergine di oliva se proprio non volete o potete usare burro. quando ha raggiunto la temperatura aggiungete a tostare le spezie come curcuma, cumino, peperoncino e cardamomo fino a quando – passati circa 30 secondi – il profumo non si farà particolarmente piacevole.

Nel frattempo affettate la cipolla e mettetela a soffriggere a fuoco molto dolce per 5 minuti e riducete in pasta (o frullate) aglio e zenzero che aggiungerete alla cipolla soffritta e lasciate cuocere per altri 2 minuti. Aggiungete, ora, i pomodori preventivamente sbollentati, pelati e privati dei semi.

Ovviamente, sempre se avete fretta, potete usare i pelati classici. Condite ora con il garam masala a seconda del grado di piccante desiderato, e lasciate cuocere per fare addensare mescolando spesso. Tocca ora al pollo finire in padella dopo che lo avrete sgocciolato per bene dalla sua marinatura partendo a fiamma alta per poi passare a cottura più dolce per ulteriori 15-20 minuti aggiungendo acqua calda nel caso il sugo si asciugasse troppo.

A fine cottura spolverate il tutto con coriandolo fresco (o prezzemolo se non lo trovate) e servite assieme a del riso basmati. Come accompagnamento a questo particolare e profumatissimo piatto vi consigliamo un ottimo Gutturnio Frizzante della Selezione Delta del Vino che saremo lieti di proporvi tra i tanti vini a nostra disposizione.

Siamo certi che questa ricetta, facile da preparare, sia un’ottima occasione per variare menù e una volta che gli inglesi ne fanno una giusta in cucina approfittiamone.

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